sabato 3 novembre 2007

mala tempora...


Ecco, lo sapevo… è successo.
Un uomo ha aggredito una donna, forse l’ha violentata, seviziata L’uomo è un rumeno, i telegiornali dicono “rom”, io credevo che i rom fossero zingari, invece pare che rom sia sinonimo di rumeno. Tutti i rom sono rumeni, tutti i rom sono zingari, i rumeni sono zingari.
Che pena e che tristezza per quella donna, per suo marito e i suoi amici… E che pena per quella gente che vive nelle baracche, di furti, piccole rapine, pasticci vari. E che pena ancor più per i bambini che nascono tra quelle baracche, per la loro visione distorta del mondo, quasi quanto la nostra. E poi provo pena anche per lui, il mostro, quello che i giornalisti e politici aspettavano e auspicavano da tempo. Eccolo, c’hanno anche la fotografia: egli è il Male, il Maligno. Che pena, povero coglione, testa di cxxxx che non sei altro, finirai in galera, è scritto. E forse è giusto. Forse verrai picchiato e seviziato a tua volta, perché chi ha commesso altri reati si sente meglio a sapere che c’è qualcuno peggio.
È vero, hanno ragione, queste cose non succedono in un paese civile, almeno non per strada, al buio (i giornalisti si sono dannati l’anima –coi politici- per dire che quella strada era buia, che non hanno messo neanche un lampione): in genere sono cose che avvengono in casa, nelle case, sotto il legale tetto coniugale. In genere sono i signori mariti che seviziano le mogli, ma se lo fanno ci sarà il suo bel motivo. Magari esagerano, però sono stati provocati…
Allora, perché è successo?
Primo motivo: ci sono in giro delle persone di vario sesso, etnia, provenienza, che hanno una scala di valori dell’esistenza diversa da quella comunemente nota e condivisa. Alcuni sono meglio, altri peggio. In genere quelli peggio sono nati e cresciuti in ambienti in cui non hanno imparato a rapportarsi con gli altri se non con la violenza, non conoscono altro linguaggio che la sopraffazione, la forza fisica, la prevaricazione. In genere sono stati prevaricati, picchiati e affamati fin da piccoli. Ci sono queste persone perché il mondo è ingiusto, incompleto, scorretto. È evidente: da un lato si muore per i grassi nel sangue, dall’altro si muore senza sangue…
Fin da bambini impariamo a pulire. Pulire vuol dire togliere lo sporco da una superficie, un abito, un vetro, un auto. Dove va a finire lo sporco? Non ci riguarda, va via, giù dal tubo, per strada, in un fosso, in un tombino, nel cestino della spazzatura. In verità lo sporco non sparisce: cambia sede, cambia forma. Diceva Lavoisier: tutto si trasforma, nulla si distrugge. Noi ci siamo abituati che se una cosa è lontana da noi allora non esiste più. Le baracche, gli uomini sporchi, ubriachi, le puttane, i bambini malati, gli analfabeti, sono l’immondizia di questa società perfetta, adatta alla “performances”, strafiga e palestrata, coi bei denti bianchi e qualcosa da rispondere ad ogni domanda. Allora l’immondizia va gettata via. La si elimini, la si eluda, la si cancelli. Ecco, una volta buttato fuori e lontano tutti gli indesiderabili, ripristinato il bel giardino dove i mulini sono bianchi, dove il campanile rintocca, i bimbi giocano, le mamme cucinano e i babbi lavorano, tutto è a posto: non ci riguarda più.
Secondo motivo: non è la mancanza di lampioni a causare l’assalto a una donna sola, è il fatto che è sola, tant’è vero che spesso la donna viene assalita in casa propria, dal proprio marito, quando è sola con lui e tutte le luci sono accese. Fino a poco tempo fa in quella stazione ci sarebbe stato un capostazione e un manovratore. Dal treno sarebbe sceso il conduttore. Almeno 3 persone solo nella stazione. Poi fuori forse un netturbino, un poliziotto, un carabiniere, qualcuno che lì ci lavora. Adesso, complice l’ottimizzazione di tutto il porco mondo occidentale e redditizio, non c’è più nessuno da nessuna parte. E se hai bisogno telefona al 118, al 115 o dove ti pare. E che ognuno si faccia i fatti suoi, per piacere.
Terzo motivo: non si possono tollerare le baraccopoli. Non qui dove siamo “occidente cristiano”. Non tollerare baraccopoli non vuol dire abbaterle con i loro abitanti dentro, vuol dire che dovrebbe essere nell’istinto di tutti, ma proprio di tutti, l’esistenza di cose che non si possono sopportare, e allora si trova una sistemazione da “cristiani” come dicevano una volta. E si fa rispettare il codice penale e se non va bene si cambia. Ma devono funzionare anche gli assistenti sociali, i centri di accoglienza (e non di detenzione a priori), la gente stessa che abita vicino a quelle baracche e che aiuta quella gente perché è uso così: si aiuta chi ha bisogno. E non è vero che sia una spesa enorme, inutile, che non si possono aiutare tutti… Non bisogna lasciare che nessuno, a destra e a sinistra, faccia politica sulla pelle di altri.
Quarto motivo: il mondo non è corretto, non è giusto, non è integralmente bello. Esistono condizioni sub-umane, forse sono la maggioranza. Quando un caso ci porta questa condizione in primo piano gridiamo all’indignazione. Prima no, non ci riguarda. Eppure esistono quelli che picchiano, seviziano, vendono armi, sfruttano il lavoro altrui, la pelle altrui.

Infine: in questi giorni un gruppo di mascherati ha linciato un gruppo di rumeni. Il risultato (oltre alla solita, frusta, indignazione di chi ha soffiato sulla medesima brace) è che ora ci sono tre o quattro rumeni ingiustamente perseguitati che avranno un buon motivo per non aiutare, o picchiare addirittura, un’altra persona. Le ronde, le vendette, le spedizioni punitive peggiorano il mondo. Io non voglio vivere in un mondo in cui ci si fronteggia, in cui “ognuno a casa sua” (possibilmente chiuso a chiave dietro una porta blindata). Il razzismo è alle porte. Non ce ne renderemo conto finchè non arriverà qualcuno a insegnarci una nuova morale, allora e solo allora potremo dire che noi l’avevamo detto, che non c’entravamo nulla, che noi, al massimo, eseguivamo degli ordini…

Ecco, questa foto, infine, l’ho scattata in un campo di nomadi in provincia di Savona. Lui, il vecchio patriarca, si chiama Camillo. Chiedete in giro chi conosce Camillo, provate ad andarlo a trovare: vi fa un caffè, se lo accettate volentieri (e se ha tempo). Un po’ si lamenta perché gli fregano la roba… Ma lui dice che bisogna avere pazienza.

Ancora una cosa: non parlo apposta dei politici famosi, quelli della “maggioranza” da Veltroni a Fini.

8 commenti:

Unknown ha detto...

«Molti italiani credono che ci sia coincidenza tra il popolo Rom e il popolo Romeno e avallano questa loro convinzione considerando il termine "Rom" come un'abbreviazione di "Romeno". In realtà "Rom" significa "Persona", mentre "Romeno" significa "abitante della Romania". Quindi un Rom può avere nazionalità romena, ma sicuramente non tutti i Romeni sono Rom. In Italia si stima che siano presenti 160.000 Rom e 1.000.000 di Romeni. Da ciò si desume che almeno 840.000 Romeni presenti in Italia non sono Rom.» Tratto da wikipedia.
Solo per dire che la mancanza di cultura è la piaga della società, e parlo di ignoranza sia da questa che dall'altra parte della "barricata"...
Galileo Galilei scrisse nelle sue Opere "L'ignoranza è madre della malignità, dell'invidia, della rabbia e di tutti gli altri vizi e peccati scellerati e brutti".
Non c'è altro commento possibile...

Anonimo ha detto...

UNA DONNA CHE CITA G.G.?!

Lorissima, se non bastasse, oggi hai guadagnato 178992 punti!!

Orpo, ci ho piacere di conoscerti!

A presto!

Pampi ha detto...

Ci dice l'ISTAT:
su 500 stupri compiuti o tentati sulle donne in Italia, il 24 per cento è stato commesso da un amico, il 20 per cento dal marito o ex, il 17 dal fidanzato o ex, il 12 da un conoscente, vicino di casa o collega. Gli stupri commessi o tentati da estranei sono il 3,5 per cento: in questa piccola percentuale sono comprese le violenze compiute da stranieri. Perchè allora questo 3.5 per cento occupa il novanta per cento dell'informazione nazionale? Forse perchè anche l'ignoranza deve essere alimentata e nutrita?

Pampi

Unknown ha detto...

Più che l'ignoranza, sembra che i mass media alimentino l'intolleranza, soprattutto "razziale".
E' molto più facile e "redditizio" (nel senso che fa audience) puntare l'indice su una certa tipologia di persone, tirare poi in mezzo un po' di politica per polemizzare su questa o quell'altra legge sull'immigrazione, mentre si chiudono gli occhi sulle violenze domestiche... insomma, tra moglie e marito non mettere il dito, e non accendere neppure la telecamera...
Per non parlare poi di altri reati. Vi ricordate il fattaccio brutto di Novi Ligure? Il giorno dopo si dava addosso agli albanesi...
Nel 1862, Otto Von Bismarck scriveva "La stampa non è l'opinione pubblica". Sta di fatto che i mezzi di comunicazione riescono quasi sempre a "influenzare" le opinioni del lettore... Basterebbe leggere senza farsi "troppo coinvolgere", e da parte dei giornalisti scrivere in maniera "meno spettacolistica". In fondo, l'informazione corretta è quella senza fronzoli, diretta e "impersonale", in modo che il lettore si possa fare la sua opinione senza farsi trascinare dall'opinionista di turno...
Beh, che altro dire...
Enzo Biagi ci mancherà.

Anonimo ha detto...

Grazie a Pampi per i dati, grazie a Loryssima per il commento e il ricordo di Biagi.

Ho l'impressione che l'Italia si stia incamminando su una pessima strada. Non so che farci.

Alla prossima!

Me

Pampi ha detto...

Ieri sera ad Annozero durante il dibattito/ricordo su Enzo Biagi (sono d'accordo con Lory: ci mancherà immensamente) forse, involontariamente, Mentana ha confessato. Rispondendo a Travaglio che polemizzava sul fatto che l'informazione, anche e soprattutto pubblica, si ciba quasi esclusivamente di cronaca nera, dimenticandosi le inchieste alla Biagi, Mentana sostiene il dirittto e la dignita della Nera ad esistere ed a avere un posto importante nell'informazione ed al termine del suo intervento dice: "non per niente nei regimi la cronaca nera è proibita perchè bisogna dare l'impressione che vada tutto bene". Che cosa significa? Forse significa che tutta l'informazione (controllata da chi sappiamo) vuole dare l'impressione che vada tutto male, vuole alimentare l'intolleranza, presenta come folklore il fatto che il vice-presidente del Senato, tal Calderoli (sembra fantascienza, ma costui è la quarta o quinta carica dello Stato) giustifichi ed alimenti le ronde, mentre per una battuta di un comico dal palco di Piazza S. Giovanni il 1° maggio si è parlato di terrorismo.

Anonimo ha detto...

Ho pensato anch'io le stesse cose...
Ho visto ieri sera su TG3 Grillo in Sardegna per la faccenda dei contadini.
2 cose: possibile che debba occuparsene Grillo?
Possibile che Studio Aperto, TG2 e altri parlino del tanga o del reggicalze piuttosto che di sangue e BASTA?!

Vi ricordate il grandissimo Guzzanti che pariodiava Fede: C'è sangue o sperma laggiù?!

Ciau

Alecs

Unknown ha detto...

L'altra sera, al tg1, ho assistito a una scena che mi ha fatto venire il sangue alla testa... già ero abbastanza "fuori" per quello che era successo: l'uccisione del tifoso all'autogrill... Il presentatore ha avuto la bella pensata di tirare fuori lo share del tg1: in sostanza, ha parlato degli ascolti record del telegiornale della prima rete, un commento assurdo! Se poi si pensa che è stato detto prima del commento del presidente della repubblica sulla tragedia... beh, non ho parole...