Io e un mio amico abbiamo avuto l’otite (l’ha stabilito un medico). Stessi sintomi, niente di grave o di insopportabile. Si tratta di un fastidio quasi doloroso all’interno dell’orecchio, come ci fosse entrata l’acqua.
Il mio amico ha preso un appuntamento ed è andato a farsi visitare da un medico “privato”, presso cui ha speso 100 euro. Ha avuto regolare ricevuta.
I locali erano sporchi e usurati, molte persone in sala d’attesa. Ha dovuto aspettare mezz’ora. L’ottorino “privato” l’ha visitato attentamente e gli ha fatto pure un esame audiometrico. Gli ha prescritto cortisonici per ridurre l’edema. L’otite è rimasta.
Io ho voluto provare a fare la stessa visita con la vecchia, cara “mutua”. Ho aspettato 15’ per prenotare allo sportello ASL (avrei potuto telefonare, ma avevo tempo) e pagato 20 euro. Ho dovuto aspettare una decina di giorni. Sono andato all’appuntamento in orario e sono passato subito. Il medico mi ha dato un’occhiata e ha capito subito. Mi ha prescritto cortisone per aereosol e acetilcisteina per fluidificare il muco.
Io ho quasi risolto, il mio amico comincierà domani a fare insufflazioni in ospedale (tutte le mattine prima delle 8,00).
Attenzione a criticare la sanità pubblica, può essere che ogni tanto abbia qualche pecca ma intanto c’è. Quando non ci sarà più ne sentiremo assai la mancanza. In ogni caso, per quel poco che ne so, funziona eccome, la sanità pubblica…
Un’ultima notizia appresa oggi, che c’entra solo parzialmente: l’85% dei malati ha l’11% delle spese mediche (sud del mondo), il 15% dei malati ha l’89% delle spese mediche (mondo “civile”).
La malattia è una percezione e come tale è influenzabile dai mezzi di comunicazione. Dobbiamo rassegnarci: siamo tutti malati, abbiamo tutti carenze, “dobbiamo” prendere almeno una pillola al giorno, per qualsiasi cosa. Se la sanità diventasse interamente privata, se ci fosse una sanità pubblica solo per l’emergenza o per l’indigenza si finirebbe molto più male di oggi. Pensiamoci bene, ma bene!
